Vasantha
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Vasantha
M. Vasantha, indiana dello stato del Tamil Nadu, è la responsabile del progetto educazione di ASSEFA India. ASSEFA sta per "Associazione Sarva seva" ("fattorie al servizio di tutti"), un'organizzazione non governativa nata a partire dalla "riforma agraria" realizzata da un discepolo di Gandhi, Vinoba Bhave, che si ispirava ai principi gandhiani del Sarvodaya, il bene di tutti, un ordine sociale dove il bene del singolo è racchiuso nel benessere di tutti. Vinoba fondò il movimento bhoodan (che significa "dono della terra") e per quattordici anni, traversando a piedi gran parte dell'India, chiese ai latifondisti il dono di qualche acro di terra da destinare ai contadini più poveri: riuscì così a raccogliere circa 4.200.000 acri di terra. Tuttavia si trattava per lo più di terre marginali, difficili da coltivare, spesso aride, scoscese e piene di pietre. Per questa ragione solo una piccola parte venne in realtà utilizzata per scopi agricoli e la maggior parte rimase incolta. |
Nel 1969 a Sevalur, nel Tamil
Nadu, uno stato meridionale dell'India, l'italiano Giovanni Ermiglia incontrò un gruppo di attivisti gandhiani che continuavano a lavorare al progetto
bhoodan, in particolare S. Loganathan, e pensò di offrire loro le somme che l'associazione laica "Movimento, sviluppo e pace" di Torino gli aveva affidato. L'idea era quella di cercare di organizzare i contadini, recuperare queste terre, lavorarle, renderle coltivabili e creare delle fattorie collettive di lavoro, nel rispetto della cultura e dell'autodeterminazione locali. Venne allora affidata a un piccolo gruppo di contadini assegnatari la somma necessaria a due anni di lavoro. Il prestito doveva esser restituito appena il raccolto l'avesse consentito, a favore di altri contadini assegnatari. La prima fattoria fu un grande successo, riuscendo a ottenere tre raccolti all'anno con grande soddisfazione di tutti.
La riuscita di questo tentativo suggerì di continuare in questo senso e dopo qualche anno anche i contadini piccolissimi proprietari, vedendo il progresso degli assegnatari, cominciarono a chiedere di partecipare ai progetti. Dal coinvolgimento di singole fattorie si passò quindi a villaggi interi e nel 1978 si costituì l'ONG ASSEFA India, che in pochi anni si trasformò in un'agenzia di sviluppo globale e sostenibile. Infatti dall'agricoltura si passò alla ricostruzione delle comunità di villaggio, in modo che attraverso le loro assemblee
(Gram Sabha), i contadini potessero essere protagonisti del proprio sviluppo. Questo processo di costruzione sociale ha considerato cruciale l'inserimento delle donne e degli "intoccabili" - che Gandhi chiamava harijians (figli di Dio) - in una democrazia assembleare che funziona per consenso.
Nel 1978 è iniziato anche il programma pedagogico, partito da una scuola e ora presente in milleduecento scuole, tra cui tre grandi complessi di scuole superiori. Contemporaneamente è stato avviato un programma sanitario che con mezzi poverissimi, la responsabilizzazione capillare dei bambini delle scuole e di alcuni abitanti dei villaggi, è riuscito a ridurre di oltre la metà le morti in età infantile. Le lavorazioni artigianali tradizionali sono state valorizzate e commercializzate nei negozi. L'allevamento del bestiame e il programma lattiero-caseario sono stati incentivati sia attraverso i sistemi di risparmio premiato riservati alle donne, che diventano così protagoniste di un proprio sviluppo, sia con la costruzione di tre industrie di lavorazione del latte.
I criteri per lo sviluppo, l'educazione, la costruzione della comunità democratica e la valorizzazione della cultura tradizionale in tutte le sue radici più significative sono per la maggior parte quelli che Gandhi aveva pensato per le campagne dell'India liberata dalla colonizzazione. In particolare nell'educazione dei ragazzi assume notevole importanza l'integrazione dello studio con il lavoro manuale, l'addestramento alla democrazia con le assemblee dei bambini
(Balar sabha), il principio di autosufficienza, l'interazione tra scuola e villaggio, tra studenti e genitori. E ancora l'educazione a una spiritualità radicata nelle proprie radici ma aperta al rispetto delle altre religioni
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L'ASSEFA India in cifre
- avviati 87 diversi progetti che coinvolgono 80 dipartimenti in cinque stati dell'India: Tamil Nadu, Karnataka, Madhya Pradesh, Bihar, Rajastan
- in funzione circa 1.500 Gram Sabha (assemblee di villaggio), per un totale di circa due milioni di beneficiari
- oltre 3.000 villaggi coinvolti dai progetti
- 1.300 scuole attive per un totale di 70.000 studenti e 1.900 insegnanti
- costruiti 700 impianti di biogas, 3.000 lavatoi, migliaia di servizi sanitari, installate circa 1.000 pompe per l'acqua
- attuate, con programmi di microcredito, 550 piccole attività artigianali e 50 Kandhi Shop
(piccole attività artigianali di villaggio)
- avviati 8.400 programmi di post-gravidanza e 24.000 programmi pediatrici,
31.000 bambini vaccinati contro la poliomielite, formati più di 500 animatori sanitari e ostetrici
- in funzione 360 commissioni agricole, 600 commissioni del latte, 350 della casa e 400
dell'industria
- i programmi di allevamento comprendono: allevamento di 5.200 mucche, 2.200 pecore e 1.900 capre
L'ASSEFA Italia
ASSEFA Italia è un'Organizzazione non governativa che ha lo scopo di appoggiare l'attività dell'ASSEFA India e di favorire la consapevolezza delle tematiche dello sviluppo integrato nel subcontinente indiano e nei paesi del terzo mondo. Essa si propone altresì di approfondire lo sviluppo rurale in India, le interdipendenze tra il nostro benessere post-industriale e quello dei paesi in via di sviluppo sulla base dell'esempio e modello delle fattorie Sarva Seva, nonché di finanziare realizzazioni all'interno dei progetti ASSEFA India.
Sede: Via Roma 104, 18038 Sanremo (IM). Tel. 0184.501459 Fax 0184.501480
(vedi http://www.assefaitalia.org). |
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