Jean
Marie Muller
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Jean Marie Muller
fondatore del MAN (Mouvement pour une
Alternative Non violente), è direttore
dell’Istituto di Ricerca sulla Risoluzione
Nonviolenta dei Conflitti (IRNC) di Parigi.
E’ autore di numerose opere, alcune delle
quali sono state tradotte e pubblicate in
italiano:
- Strategie della nonviolenza, Marsilio, Padova
1975
- Il vangelo della nonviolenza, Lanterna, Genova
1977
- Lessico della nonviolenza, Satyagraha
Editrice, Torino 1992
- Simone Weil, l’esigenza della nonviolenza, EGA,
Torino, 1994
- Vincere la guerra, principi e metodi
dell’intervento civile, EGA, Torino 1999
- Il principio nonviolenza, Edizioni Plus, Pisa
2004
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Biografia
Nato il 21 ottobre 1939 a Vesoul (Haute-Saône),
è sposato ed è padre di due bambini. Fino al
1970 è Professore di filosofia. Dopo di che
lascia l’insegnamento per dedicarsi a tempo
pieno alla nonviolenza, sia a livello di ricerca
che a livello pratico (informazione, formazione
e azione). Dal 1974 assicura questo compito in
stretto legame con il MAN (Mouvement pour une
Alternative Non-violente) di cui è animatore e
membro fondatore.
Nel 1967, mentre è ufficiale di riserva, chiede
di beneficiare dello status di obiettore di
coscienza. A seguito del rifiuto in tal senso da
parte della commissione giurisdizionale,
restituisce il suo libretto militare al
Ministero della Difesa. Manifesta così la
volontà di assumere le proprie responsabilità
civiche in un quadro di difesa civile
nonviolenta. L’8 gennaio 1969 compare davanti al
Tribunale Correzionale di Orleans che lo
condanna a tre mesi di carcere con la
condizionale, a una multa di mille franchi e a
cinque anni di sospensione dei diritti civici.
Nel mese di giugno del 1970, con Jean Desbois
attua uno sciopero della fame di due settimane
per protesta contro la vendita di sedici aerei
da caccia "Mirage" Dassault al governo dei
generali brasiliani. Quest’azione ha un grande
impatto sull’opinione pubblica e riceve il
sostegno di numerosi movimenti e di molte
personalità.
Nel 1972 soggiorna a lungo negli Stati Uniti
dove incontra numerosi responsabili dei
movimenti nonviolenti americani, allora
impegnati nella resistenza alla guerra in
Vietnam. Incontra anche molti dirigenti del
movimento nero, come pure César Chavez, il
leader della lotta dei lavoratori agricoli. Nel
1973 partecipa alle azioni del "Battaglione
della Pace" condotte nel Pacifico per protestare
contro gli esperimenti nucleari francesi.
Assieme a Jacques de Bollardière, Jean Toulat e
Brice Lalonde è a bordo del FRI (il battello di
contestazione dell’organizzazione "Peace Media")
quando quest’ultimo viene ispezionato dalla
marina militare all’interno della zona vietata.
Quando la bomba esploderà, sarà detenuto nella
prigione militare della base di Hao. Sarà questa
l’ultima volta che il governo francese eseguirà
degli esperimenti nucleari in atmosfera. Nel
1974 prende parte a Medellin (Colombia) alla
“Conferenza per la strategia nonviolenta di
liberazione in America Latina”. In seguito,
anima un seminario di formazione sull’azione
nonviolenta a Riobamba (Ecuador), su invito di
monsignor Proaño, “il vescovo degli indios”.
Nel 1977 soggiorna due mesi in India sulle
tracce di Gandhi. Nell’ottobre 1978 partecipa a
uno sciopero della fame di quattro giorni con
Lanza del Vasto, Jacques de Bollardière, Jean
Toulat, Jean Goss e quattro contadini del Larzac
(una vasta zona nel Massiccio Centrale) per
sensibilizzare l’opinione pubblica e i poteri
costituiti sull’affaire relativo all’estensione
di un campo militare. François Mitterrand rende
loro visita assicurando la propria solidarietà.
Nel 1981, una volta eletto Presidente della
Repubblica, restituirà il Larzac ai contadini.
Nel 1982 partecipa al Comitato consultivo
promosso dal Primo Ministro in previsione del
voto di una nuova legge sull’obiezione di
coscienza. Tra le riforme che saranno adottate,
vi è la possibilità anche per i riservisti di
ottenere lo status legale di obiettori di
coscienza. Nel 1983 il ministro della Difesa gli
commissiona una ricerca sulla difesa civile
nonviolenta. Questo studio, realizzato in
collaborazione con Christian Mellon e Jacques
Sémelin, è stato pubblicato nel 1985 dalla
Fondation pour les Études de Défense Nationale
con il titolo La dissuasion civile.
Nel 1984 partecipa alla creazione dell'Institut
de Recherche sur la Résolution Non-violente des
Conflits (IRNC). Ne è attualmente Direttore
delle ricerche. Dal 1985, l'IRNC partecipa a
riunioni di lavoro con rappresentanti del
Secrétariat Général de la Défense Nationale (SGDN).
Nel 1987 compie un soggiorno di due settimane in
Polonia, dove incontra i principali dirigenti
del sindacato "Solidarnosc" e del movimento
"Libertà e Pace". Nel 1985, il suo libro
Stratégie de l'action non-violente era stato
pubblicato clandestinamente in polacco.
Tra il 1985 e il 1992 è incaricato dei corsi da
parte dell'Institut d'Études Politiques de L'Université
de Lyon, in cui ha insegnato la strategia
dell'azione nonviolenta.
Nell’agosto del 1988, in qualità di consulente
straniero dell'Università di Pace di San José
(Costa Rica), partecipa a una missione voluta
dal governo del Nicaragua per far conoscere ai
dirigenti le teorie e le pratiche della difesa
civile nonviolenta. Nel settembre 1990, su
invito dell'Action sociale culturelle (ASC), è
per tre settimane in Libano per partecipare
all’animazione della "Prima sessione di
formazione per educatori sociali”. Ritorna in
Libano nel 1991, nel 1993 e nel 1997. Molti suoi
libri vengono tradotti in arabo e pubblicati in
Libano. Nel 1993, soggiorna in Ciad su invito
del movimento “Tchad non-violence”. È nuovamente
in Ciad nel febbraio del 1994 per animare due
seminari di formazione. Nel 1994 soggiorna a
Washington (USA), dove incontra il Presidente
della Repubblica di Haiti, Jean-Bertrand
Aristide, e molte altre personalità politiche
haitiane in esilio per studiare la possibilità
di una resistenza nonviolenta ad Haiti, allora
dominato dal regime militare del generale Cedras.
Nel 1997 soggiorna in Marocco dove incontra con
Jean-Pierre Shumacher, uno dei monaci
sopravvissuti di Tibhirine. Nel 1998 partecipa a
una missione di pace in Colombia. Con una
delegazione francese incontra le “comunità di
pace” della regione dell'Uraba. Nel 2001
soggiorna a Montreal, dove tiene delle
conferenze sulla nonviolenza nel quadro della
preparazione della resistenza civile al Summit
delle Americhe che deve svolgersi in Canada nel
successivo mese di aprile. Nel 2001 soggiorna in
India e visita l’ashram di Gandhi a Ahmedabad.
Nel 2004 soggiorna in Camerun e anima sessioni
di formazione alla nonviolenza a Maroua, Mokolo
e Yaoundé. Nel 2004 soggiorna in Colombia.
Interviene al seminario internazionale
organizzato dalla municipalità di Bogotà sul
tema: «La nonviolenza e la resistenza civile
come strumenti per la riconciliazione». Nel
2005, partecipa a Porto Alegre (Brasile) al
Forum Social Mondial, in cui tiene una
conferenza sul tema: «L’opzione nonviolenta
nelle lotte sociali e politiche». Nel 2006, ad
Amman (Giordania), anima una sessione di
formazione alla nonviolenza rivolta a degli
iracheni che lavorano per promuovere i diritti
dell’uomo in seno alla società civile. Nel 2006,
nuovo soggiorno in Camerun dove anima diversi
atelier a Bafoussam e a Mbalmayo. Nel 2006 è di
nuovo in Giordania, dove contribuisce ad animare
due sessioni di formazione alla nonviolenza per
Palestinesi, Iracheni, Siriani e Libanesi.
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Bibliografia:
• L'Évangile de la non-violence, Fayard,
1969. (ISBN 2-213001197)
• Le Défi de la non-violence, Le Cerf, 1976.
• César Chávez, un combat non-violent (en
collaboration avec Jean Kalman), Fayard/Le Cerf,
1997.
• Stratégie de l'action non-violente, Le Seuil,
1981. (ISBN 2-020057778)
• Vous avez dit : « Pacifisme ? », de la menace
nucléaire à la défense civile non-violente, Le
Cerf, 1984.
• La Dissuasion civile, (en collaboration avec
Christian Mellon et Jacques Sémelin), Fondation
pour les Etudes de défense nationale, 1985.
• Lexique de la non-violence, IRNC, 1988.
• La Nouvelle Donne de la paix, Ed. du
Témoignage Chrétien, 1992.
• Désobéir à Vichy, la résistance civile des
fonctionnaires de police, PU de Nancy, 1994.
• Gandhi, la sagesse de la non-violence, Desclée
de Brouwer, 1994. (ISBN 2-220035549)
• Simone Weil, l'exigence de non-violence,
Desclée de Brouwer, 1995. (ISBN 2-220036235)
• Comprendre la non-violence, Ed. NVA, 1995.
• Le Principe de non-violence. Parcours
philosophique, Desclée de Brouwer, 1995. (ISBN
2-220037339)
• Guy Riobé et Jacques Gaillot. Portraits
croisés, Desclée de Brouwer, 1996. (ISBN
2-220038017)
• Paroles de non-violence, Albin Michel, 1996.
(ISBN 2-226082387)
• Principes et méthodes de l'intervention
civile, Desclée de Brouwer/Éditions Charles
Léopold Mayer, 1996, (ISBN 2-22003-983-8).
• Gandhi l'insurgé. L'épopée de la Marche du sel,
Albin Michel, 1997. (ISBN 2-226094083)
• Vers une culture de non-violence avec Alain
Refalo, Dangles, 1999. (ISBN 2-703305036)
• Le courage de la non-violence, Editions du
Relié, 2001. (ISBN 2-909698696)
• Charles de Foucauld : Homme de paix ou
moine-soldat, La Découverte, 2002. (ISBN
2-707138541)
• De la non-violence en éducation, Paris, 2002,
UNESCO, Préface de Koïchiro Matsuura, Directeur
général de l’UNESCO, 72 p. (Traduit en anglais
et en espagnol).
• Quelle éthique après le 11 septembre ?,
Collectif, 2003 (ISBN 9782747551250)
• Délégitimer la violence, Centre de ressources
sur la non-violence de Midi-Pyrénées, Colomiers,
2004, 42 p.
• Dictionnaire de la non-violence, Les Editions
du Relié, 2005, 401 p.
• Choisir la non-violence pour rendre un autre
monde possible, Centre de ressources sur la
non-violence de Midi-Pyrénées, Colomiers, 2006,
56 p.
• La non-violence en action, Éditions du Man,
Paris, 2007, 88 p.
• Gandhi, sage et stratège de la non-violence,
en coll. avec Alain Refalo, Centre de ressources
sur la non-violence de Midi-Pyrénées, Colomiers,
2007, 88 p.
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