Jürgen Benecke

Figlio di un poliziotto e di un infermiera, nasce nella DDR, il 25.4.1963, a Beetzendorf, un comune di duemila abitanti, situato nel land della Sassonia-Anhalt non lontano dal confine con la Germania dell’ovest.

Impressionato fin da giovanissimo dalla persecuzione e repressione violenta da parte dello Stato verso i dissidenti, in disaccordo con il regime si interroga su come opporsi a tale situazione di ingiustizia e di violenza.

Nel 1978 (a quindici anni) decide di ricevere il battesimo e la cresima ed entra a far parte del movimento pacifista della Chiesa Evangelica. Organizza diverse iniziative non violente come ad esempio una marcia per la pace per la quale subisce pesanti ripercussioni.

Nel 1980 nasce nella DDR il movimento pacifista “Schwerter zu Pflugscharen“ (“Forgiare le spade in vomeri” dal versetto di Isaia che si trova nella Bibbia) che diventa col tempo un influente gruppo di protesta politica di cui Jurgen entra a far parte.

A seguito delle sue idee e delle sue scelte non potrà più lasciare il proprio comune di residenza.

Al momento della caduta del Muro sta prestando un servizio alternativo, in condizioni di pesante controllo, conseguente al suo rifiuto di entrare nell’esercito. La possibilità di prestare un servizio alternativo a quello armato era un’impresa quasi impossibile che doveva essere motivata e giustificata ampiamente. In ogni caso fonte di discriminazioni, controllo e forti limitazioni della libertà personale.

Dopo la caduta del muro cerca lavoro nella Germania dell’ovest e nel 1993 costruisce casa nella sua città natale.

Da allora è impegnato nella politica comunale e nel volontariato. In questi anni si è fortemente impegnato a far conoscere ai più giovani la storia della fine della guerra fredda e della caduta del Muro, con particolare attenzione al ruolo che, in tale contesto, ha avuto la conoscenza e la pratica di strategie fondate sulla scelta della nonviolenza.